Azienda Agristuristica Sangiovanni

“Montanari”  è il soprannome della famiglia Sangiovanni, generazioni di frantoiani delle colline caiatine. Antonio, sguardo fiero e anima da condottiero, è  un pioniere delle attività agrituristiche. Dopo aver lavoranto in Toscana, negli anni ‘80 torna alle sue terre per realizzare un agricampeggio, il primo a credere che l’agricoltura potesse diventare una risorsa turistica.

Canestrini Wine

Nell'eremo che dà sui fitti boschi sopra Castel Campagnano, tra ulivi e ombrose querce, mamma Adele affida all’olio bollente i fiori della robinia. Il pasto alle erbe è servito sul tavolo di legno, con vista su selvaggi panorami: frittelle di salvia, pasta e ceci con bietole e acciuga salata, involtini di verza in foglie di cavolo rosso, polpette di broccoli selvatici, cipolle imbottite. Si mangia sopra l’orto dove crescono erbe aromatiche, piselli, fave, cipolle, insalata, carciofi, cicoria selvatica, all’ombra della vecchia casa col pavimento e il forno originali. “Quando arrivai qui vent’anni fa in cerca di un luogo dell’anima, era un rudere con gli alberi dentro”. Le consigliarono di trasformarla in una casa hollywoodiana e invece è diventata il regno del silenzio. C’è anche la cantina costruita per motivi misteriosi da papà Carmine, tifosissimo degli All Blacks.

Frantoio Oleario Barbiero 1903

Nelle vene di Paolo Mastroianni, classe 2001, forse il primo frantoiano della generazione Z, oltre al sangue scorre olio EVO. Nel suo DNA ci sono ben 5 generazioni dedite alla raccolta e alla frangitura delle olive. È il futuro di queste colline. Qui si lavora con tre sistemi di frangitura: macine in pietra, martelli e dischi in linea continua. “A tre anni già mi coinvolgeva l’atmosfera del frantoio, ricordo perfettamente profumi e sensazioni. Papà Tommaso mi ha trasmesso la passione, aiutandomi a capire l’olio di qualità e a relazionarmi con i conferitori di olive, personaggi che richiedono grande sensibilità e attenzione”. Oliva Caiazzana e Corniola non hanno segreti per Paolo e il suo olio EVO racconta il carattere di queste colline. Ma non finisce qui. Paolo sa fare anche il vino: Pallagrello Bianco, Nero e Casavecchia.

Oro di Caiazzo

Tradizione e qualità. Le olive vengono raccolte a mano leggermente in anticipo rispetto al tempo di maturazione e la frangitura avviene con la tradizionale “molazza” in pietra. Il risultato è l’Oro di Caiazzo, un EVO di alta qualità. Negli anni ’40 il frantoiano era Costantino Cervo che aveva impiantato un frantoio a trazione animale. Negli anni ’50 irrompe la tecnologia passando alla meccanizzazione e grazie alla famiglia Mondrone il percorso prosegue nel segno della tradizione: frangitura entro le 24 ore dalla raccolta con macine in pietra. In azienda si vende anche pasta artigianale prodotta con farina di grano Senatore cappelli.