Benvenuti nel bosco degli Zappini, sito naturalistico di interesse scientifico grazie a cipressi, oggetto di studi del CNR, particolarmente resistenti o del tutto immuni al cancro alla corteccia che ha decimato migliaia di Cipressi del Mediterraneo. Bosco naturale caratterizzato da una folta vegetazione attraversata dal fiume Sava e diverse cascate naturali.

Note come Mura Ciclopiche per l’imponenza degli enormi blocchi calcarei che costituiscono una straordinaria opera architettonica di origini Osco-Sannite risalenti al IV secolo a. C.

Viaggio “reale” nella grande bellezza dell’ultimo capolavoro di Barocco italiano che ha visto la luce tra il 1752 e il 1845, su progetto di Luigi Vanvitelli, e Patrimonio dell’Umanità UNESCO. 47.000 metri quadrati, 4 cortili interni, 5 piani; un monumentale scalone, la Cappella Palatina, l’appartamento storico, il teatro di corte e la Quadreria. E poi un parco che si estende per 3 km e 120 ettari, con due viali e sei fontane che uniscono il giardino all’italiana e il giardino all’inglese.

Santuario rupestre dedicato dai longobardi a San Michele Arcangelo, luogo sospeso tra storia e leggenda, in cui ancora oggi la comunità locale pratica il culto micaelico.

Gioiello di storia e di culto nei sotterranei del palazzo ducale di Castel Campagnano, con affreschi tardo bizantini, raffiguranti una Madonna con il Bambino, l’Arcangelo Michele e un gruppo di vescovi.

Luogo di grande fascino e intensa sacralità. Attualmente denominata Basilica di San Ferdinando, si trova ad Alvignano nel punto in cui la tradizione erudita individua l’antica città romana di Cubulteria. Austera ed essenziale risale al V-VI secolo.

Si trova sul Monte San Nicola a 410 metri d’altezza sopra l’abitato di Pietravairano. Gli scavi hanno portato alla luce i resti di un tempio e di un teatro del I secolo d.C., epoca in cui i romani avevano già sconfitto i sanniti. Luogo panoramico di bellezza assoluta; si raggiunge in mezz’ora a piedi dal borgo di Pietravairano.

Luogo reale che regala l’intimità di un piccolo borgo affacciato su un panorama sconfinato. Sussurri, pettegolezzi, notizie, segreti erano di casa in questa piazzetta, “social” per vocazione.